FRI-TUR: cos’è e come funziona il nuovo incentivo per le strutture ricettive del Ministero del Turismo
Il FRI-TUR rappresenta un importante incentivo volto a sostenere il settore turistico e le imprese che operano in esso.
Questo programma, promosso dal Ministero del Turismo e previsto dal PNRR, mira a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, con un'attenzione particolare alla digitalizzazione e alla sostenibilità ambientale.
La digitalizzazione rappresenta un fattore fondamentale per il successo delle imprese turistiche in un'epoca sempre più connessa e tecnologica. La possibilità di prenotare un alloggio o una esperienza turistica online, ad esempio, è diventata un requisito essenziale per molte persone. Pertanto, il FRI-TUR mira a sostenere le imprese turistiche nell'implementazione di tecnologie avanzate, come ad esempio sistemi di prenotazione online, app per la gestione delle strutture, marketing digitale e tanto altro.
La sostenibilità ambientale rappresenta invece un tema sempre più rilevante nel settore turistico, in quanto sempre più viaggiatori cercano esperienze che rispettino l'ambiente e la cultura locale. L'incentivo FRI-TUR intende quindi sostenere le imprese turistiche nell'implementazione di pratiche sostenibili, ad esempio attraverso l'uso di energie rinnovabili, la riduzione degli sprechi e la gestione responsabile dei rifiuti.
Complessivamente, il FRI-TUR rappresenta un'opportunità importante per il settore turistico italiano, offrendo una dotazione finanziaria significativa di 1 miliardo e 380 milioni di euro per sostenere le imprese turistiche e migliorare la loro competitività a livello globale.
A chi si rivolge
Le agevolazioni sono rivolte ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e complessi termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale.
Cosa si può fare
Gli incentivi possono essere richiesti per interventi di:
- riqualificazione energetica
- riqualificazione antisismica
- eliminazione delle barriere architettoniche
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri
- realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali)
- digitalizzazione
- acquisto o rinnovo di arredi
L’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro.
I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.
Il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica.
Il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Come funziona
Tutta la documentazione e le domande possono essere predisposte a partire da oggi 1° marzo 2023 entrando direttamente sul sito ufficiale:
https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/fri-tur
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