Come registrare l'indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche

pubblicato da il 12/12/2018 13:06

In questi giorni di febbre da panico per la prossima entrata in vigore della fattura elettronica obbligatoria, migliaia e migliaia di imprese stanno inviando tramite email/pec/fax/posta ai propri clienti messaggi con oggetto del tipo: "Richiesta Indirizzo Telematico Fatturazione Elettronica". Sicuramente anche voi avrete richiesta di moduli da compilare ecc.. ecc.. Cosa fare? come rispondere? e se non comunico nulla? 

Di seguito lo screenshot di un e-mail tra le tante ricevute:

 

Nulla da eccepire sul contenuto, eccetto il panico che potrebbe creare l'ultimo paragrafo che quoto quì sotto:

In assenza di indicazioni da parte Vostra, ----------- compilerà il campo “codice destinatario” con il valore “0000000”, la fattura non sarà consegnata, ma resa disponibile nell’area di consultazione riservata dal sito dell’Agenzia delle Entrate e verrà considerata emessa.

 

L'Agenzia delle Entrate, nel progettare il SdI (sistema d'interscambio) , ha pensato anche a questa evenienza... io cliente NON sono obbligato a comunicare nessun codice destinatario e nessun indirizzo mail PEC al mio fornitore! ... si capisce meglio con un esempio pratico.

Supponiamo di avere rapporti commerciali con 500 fornitori, e che questi mi inviino le fatture elettroniche indirizzandole al codice destinatario del mio intermediario 1234567 (che io ho anche comunicato loro tramite email ecc..). Dopo qualche mese decido di cambiare intermediario, perchè decido di utilizzare altra soluzione software o perchè ad esempio decido di voler ricevere le fatture tramite il canale PEC. A questo punto che dovrei fare? Comunicare a tutti i miei 500 fornitori che ho cambiato indirizzo? per fortuna no....

Indipendentemente dall’indirizzo telematico riportato dal fornitore all'interno del file xml della fattura,  saremo noi a comunicare "a monte" al SdI (Sistema d'interscambio) l'indirizzo telematico su cui ricevere di default tutte le loro fatture elettroniche. Quindi il fornitore potrà indicare qualsiasi indirizzo telematico o PEC che voglia, anche inesatta o non aggiornata. Sono IO, impresa che decido, abbinando alla mia P.IVA l'indirizzo al quale ricevere le fatture elettroniche.

Se non l'hai ancora fatto (può darsi che il tuo commercialista l'ha già fatto per te), basta entrare nel portale Fatture e Corrispettivi dell' AdE ( https://ivaservizi.agenziaentrate.gov.it ) e registrare l'indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche.

Di seguito screenshot dell'area dedicata del portale fatture e corrispettivi:

 

In questa pagina basterà poi inserire il codice destinatario o la Pec sulla quale ricevere tutte le fatture elettroniche.

 

 

In definitiva, una volta che l'operatore avrà abbinato, mediante tale servizio, alla propria partita IVA un indirizzo telematico, il "postino" SdI consegnerà tutte le fatture destinate a tale operatore a quell'indirizzo pre-registrato ( vedi help sul sito dell'AdE: Registrazione dell'indirizzo telematico dove ricevere tutte le fatture elettroniche )

In conclusione, se registrate il vostro indirizzo telematico di default, potete tranquillamente ignorare e non rispondere a tutti coloro i quali vi chiedono il vostro codice destinatario o la Pec.

 

 

 


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